giovedì 16 gennaio 2014

Il primo cabalista: Adamo

Parliamo ancora di Cabala e lo facciamo ancora con un articolo di Monica Angeli.
Questa volta vediamo come questa dottrina considera la figura di Adamo il nostro progenitore.

Parlare della Cabala, o cercare in qualche modo di descriverla, è tra le cose più difficili da fare.
Essa non può essere definita o racchiusa in un solo libro, e soprattutto non gli si può attribuire un inizio e una fine, dato che è immensa la conoscenza che racchiude, così come pure infiniti sono i temi che tratta. E nonostante non sia una religione, ma una dottrina esoterica di origine ebraica divenuta poi anche patrimonio dei sapienti cristiani e non, ha in sé insegnamenti di tutte le religioni o credo, ed è oltre che una dottrina sapienziale, anche un metodo interpretativo della Sacra Scrittura.
Proprio dalla Sacra Scrittura (la Torah ebraica, la Bibbia cristiana) ha inizio la storia della cabala, storia che va di pari passo con la venuta sulla terra (o meglio: nel giardino dell'Eden), del primo uomo: Adamo.
Il nome Adamo (in ebraico Adamo, in arabo Adam) significa: umanità, uomo, uomo terreno, terroso o della terra rossa, ed è considerato il primo uomo esistente sia per l'ebraismo che per il cristianesimo che per l'islam. Secondo la tradizione si reputa sia vissuto attorno al 19800 a.C. e nella chiesa cattolica San Adamo viene festeggiato il 24 dicembre. Sempre secondo la chiesa cattolica, gli viene attribuita una donna, Eva, che con lui ha dato origine all'umanità.
Per la cabala ebraica, invece, la prima donna fu Lilith, ripudiata e cacciata perché si rifiutò di obbedire al marito *. Secondo la leggenda da Adamo e Lilith nacque una bambina di nome Naamath; mentre da Eva, Adamo generò tre maschi, Caino, Abele e Set.
Ad Adamo si riconosce la paternità del primo libro della cabala, il quale gli fu offerto da Dio e consegnato dall'Angelo Raziel (che significa Angelo del Mistero, Custode dei Segreti). Questo testo, il “Libro di Raziel" tutt'ora reperibile in tutte le librerie ebraiche e non, conteneva la conoscenza circa il nostro mondo e quelli superiori. Nel libro l'Angelo Raziel descrive Adamo come colui che percepisce dentro sé stesso la natura di entrambi i mondi; siamo perciò davanti non ad uomo primitivo, ma un cabalista molto esperto il quale parlava dei misteri basilari dell'universo, e studiava i mondi superiori, i posti più elevati della terra, i luoghi in cui vive l'anima prima di nascere e in cui ascende dopo che ha finito il suo viaggio nella vita. Essendo la prima persona venuta sulla terra, e avendo ricevuto il libro della conoscenza, Adamo ci può parlare degli aspetti dello sviluppo dell'anima e dei suoi discendenti, delle anime scese nei corpi per trovare la loro strada in livelli diversi e più alti, da ciò che noi chiamiamo anima, e del fatto che noi siamo soltanto piccole particelle dinanzi all'immensità dell'universo.
Secondo la tradizione Adamo ricevette il libro quando ancora abitava nel giardino dell’Eden. Al momento della sua cacciata dal paradiso, il libro si volatilizzò, ma a causa del suo pentimento e delle sue insistenze, Dio nella sua immensa bontà glielo fece riavere per mano dell'Arcangelo Raffaele. Il libro fu trasmesso al figlio Set, e da Set ai suoi figli e via via alle generazioni future fino ad arrivare nelle mani di Abramo che, come Enoch, seppe così grazie a questo testo penetrare la Gloria di Dio.

Juan Segundo

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* Secondo la tradizione ebraica Lilith avrebbe preteso di stare sopra durante l'atto sessuale. Chiara violazione di una regola non scritta per cui era l'uomo a dover decidere ogni cosa nella coppia, anche dal punto di vista sessuale. Perciò gli fu Eva, donna più accomodante e asservita.  (N.d.R.)

2 commenti:

  1. Proprio vero che non si finisce mai di imparare. Confesso che credevo che il racconto della genesi fosse sostanzialmente simile nell'ebraismo e nel cristianesimo, e invece scopro che esistono delle piccole varianti forse di carattere simbolico ma comunque interessanti.

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    1. I midrashim ebraici sono spesso tutto un mondo a parte. Sono una narrazione e una spiegazione allo stesso tempo. Il discorso cabalistico è ancora diverso, qui si mischia la teologia con la filosofia, la numerologia, quelo che noi chiamiamo 'esoterismo' e chi più ne ha più ne metta!

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